L’obiettivo è stato modificato facendo notare agli studenti che nelle case sono presenti dispositivi elettronici quali computer, tablet, smartphone che, pur non essendo rotti, non vengono più utilizzati perché sostituiti dai nuovi modelli. Comunemente si pensa che questi dispositivi non inquinano perché non gettati come rifiuti indifferenziati, ma per poter costruire nuovi modelli è necessario comunque dover estrarre dalle miniere nuovi quantitativi che potrebbero essere recuperati da un corretto smaltimento dei dispositivi inutilizzati.
Dal confronto dei risultati ottenuti dalle quattro scuola partecipanti al progetto è emerso che la situazione è abbastanza simile nei quattro paesi; differenze ci possono essere nella tipologia di dispositivi presenti nelle famiglie, ma come fattore comune si è visto che, sommando ai dispositivi che negli ultimi cinque anni sono andati smarriti o gettati nei rifiuti indifferenziati, quelli presenti nelle case non più utilizzati sono in numero più che doppio rispetto a quelli smaltiti correttamente nello stesso arco di tempo. Per questo motivo gli studenti hanno preparato dei poster che verranno inviati alle scuola partner affinché stimolino la cultura del corretto riciclaggio dei rifiuti.
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